giovedì 30 ottobre 2014

Ritorno al Diritto. Diretta Radio LDR Lunedì 3 novembre ore 21.00

Lunedì approfondiremo l'irragionevole balzello di 50 euro introdotto dal Ministero della Giustizia per l'esame di avvocato successivamente al bando, l'interrogazione parlamentare sul punto e le percentuali dei promossi all'esame di Stato.
Ringraziamo Radio LDR per l'invito.




Traccia del parere del 30.10.2014

Ringraziamo il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Napoli, Dott.ssa Pepe e il Vicepresidente di Sottocommissione dell’Esame di Avvocato, Avv. Vincenzo Emilio per aver illustrato le tecniche di redazione del parere di seguito assegnato.



                                                             TRACCIA PARERE 
Con ordinanza emessa in data 04.08.2010,  il GIP presso il Tribunale di Messina, su richiesta del P. M. territoriale, disponeva la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tizio per il reato di cui all’art. 612 bis c.p.
In piu’ giorni, compresi tra marzo e fine aprile dell’anno 2010, la minore Caia dell’eta’ di anni dodici, mentre era in attesa dell’autobus di linea alla fermata posta nei pressi della propria abitazione, era stata avvicinata da tizio, alla guida di un furgone, che le aveva rivolto apprezzamenti, mandandole baci e l’aveva invitata a salire sul veicolo. il giorno 21.03.10, tizio si era recato alla scuola della minore ,rimanendo innanzi all’istituto, rivolgendole sguardi insistenti e minacciosi.
Questi fatti avevano fortemente turbato la minore, tanto da indurla a chiedere ai genitori di non recarsi piu’ a scuola temendo per la propria incolumita’ fisica.
Grazie ad operazioni di osservazione effettuate dai carabinieri del posto, allertati dai genitori di Caia, e’ risultato che effettivamente il conducente del furgone – identificato con certezza in tizio- era, piu’ volte, anche a brevi intervalli, passato davanti alla abitazione della minore rivolgendovi lo sguardo con insistenza.
Sulla base di questa ricostruzione dei fatti,l’ordinanza del gip presso il tribunale di messina ha ritenuto, nei confronti di tizio, sussistenti i gravi indizi di colpevolezza in ordine alla ipotesi delittuosa di atti persecutori (c.d. stalking) di cui all’art. 612 bis c.p.

Il candidato, assunte le vesti di difensore di Tizio, rediga parere motivato sulle principali problematiche sottese alla fattispecie in esame. illustrando in particolare i profili di criticita’ della stessa fattispecie, in punto di compatibilita’ con il principio di tassativita’ di cui all’art. 25 co 2 Cost.,tenuto conto degli ultimi orientamenti giurispudenziali .



(rif. Cass., Sez. IV, 13 novembre 2012, n. 7369/13)


Pregiudizio ed errori giudiziari. Lunedì 3 novembre, ore 14.00


Segnaliamo un interessante incontro dibattito sul tema 'Pregiudizio ed errori giudiziari', che si terrà lunedì 3 novembre, ore 14.00. presso la Stanza n. 3 di Castel Capuano.



mercoledì 29 ottobre 2014

Parere penale in tema di 'Concorso di reati e concorso apparente di norme. Maltrattamenti in famiglia e atti persecutori'

Domani 30 ottobre, ore 14.00, presso la SALA ARENGARIO (E NON AUDITORIUM) del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli si terrà l’incontro sul tema Concorso di reati e concorso apparente di norme. Maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.
Nello specifico, saranno illustrate, dal Giudice per le Indagini Preliminari Presso il Tribunale di Napoli, Dott.ssa Pepe e dal Vicepresidente Commissione Esame di Avvocato, Avv. Vincenzo Emilio le tecniche di redazione del parere.

L’Avv. Raffaele Piccirillo, infine, procederà  alla disamina dei pareri sul tema dell'abolitio criminis.
La partecipazione all'incontro consentirà l'attribuzione di due crediti formativi.

giovedì 23 ottobre 2014

Traccia del parere penale assegnata in occasione dell'incontro del 23.10.2014








Traccia del parere penale assegnata in occasione dell’incontro del 23 ottobre 2014.
I pareri svolti dovranno essere consegnati giovedì 30 ottobre.

Tizio si rivolge ad un legale dopo essere stato denunciato per il reato di lesioni gravi dolose cagionate a Caio (un bambino di nove anni) e sottoposto, in conseguenza dell’udienza di convalida dell’arresto, a misura intramuraria.
Ciò, in quanto, la sera del 28 febbraio 2014, mentre era alla guida della sua autovettura, non coperta dall’obbligatoria polizza assicurativa R.C., al fine di non sottoporsi ad un controllo di polizia, si dava alla fuga.
A seguito di un rocambolesco inseguimento da parte della volante della polizia stradale, Tizio aveva attraversato ad un incrocio recante segnale semaforico rosso senza avvedersi che Caio, in una alla madre Sempronia, fossero interessati ad attraversare l’asse viario. In ragione di ciò, investiva il minore, fortunatamente non cagionandone la morte, ma lesioni gravi su tutto il corpo.

Il candidato, assunte le vesti di difensore di fiducia di Tizio, premessi brevi cenni in ordine agli istituti di dolo eventuale e della colpa cosciente, nonché relativamente alle modalità attraverso le quali distinguere le due citate figure giuridiche, rediga parere in ordine alla configurabilità del delitto di natura dolosa ipotizzato dal Pubblico Ministero, nonché con riferimento alla legittimità dell’applicazione della misura cautelare ed ai rimedi esperibili nell’interesse del proprio assistito.

mercoledì 22 ottobre 2014

Giovedì 23 ottobre, ore 14.oo, Sala Arengario: Profili discretivi fra dolo eventuale e colpa cosciente. Casistica in tema di infortuni sul lavoro e colpa medica.

Saranno approfondite giovedì 23 ottobre, ore 14.00, presso la sala Arengario del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli, le tecniche di redazione del parere penale in tema di 'Profili discretivi tra dolo eventuale e colpa cosciente'.
Interverrano, dopo i saluti dell'Avv. Attilio Belloni, Responsabile Scuola di Formazione Camera Penale di Napoli e del Dott. Stefano Sarno, Vicepresidente Unione Giovani Penalisti, gli Avv.ti Roberto Guida (Consigliere della Camera Penale di Napoli) e l'Avv. Alfredo Sorge (Consigliere Segretario della Camera Penale di Napoli)
Nel corso dell'incontro saranno consegnati i pareri svolti del primo incontro.
Venerdì, ore 14.00, saranno esplicitate le tecniche di redazione del parere civile.

Offerta personalizzata da 'Il Sole 24Ore"

Riceviamo e pubblichiamo l'offerta indirizzata alla nostra associazione da 'IL SOLE 24ORE'.





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lunedì 20 ottobre 2014

Richiesta di interrogazione parlamentare in ordine al contributo di 50 Euro introdotto per l'esame di avvocato.



Depositata in data odierna, presso la Segreteria della Camera dei Deputati, la richiesta di interrogazione parlamentare da indirizzare al Ministero della Giustizia in ordine all'iniquo, ingiustificato ed irragionevole contributo di 50 Euro introdotto dal Ministero della Giustizia a titolo di contributo forfettario alle spese per l'esame di abilitazione forense.

Invitiamo le associazioni che volessero associarsi alla nostra richiesta di inviarci adesione all'indirizzo di posta elettronica direttivougp@gmail.com

ff


venerdì 17 ottobre 2014

Traccia parere e atto penale:" I reati di opinione. La diffamazione internautica"


Pubblichiamo di seguito le tracce e i riferimenti giurisprudenziali in tema di "Reati di opinione. La diffamazione internautica" gentilmente comunicati dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Dott. Roberto Pirro Balatto, dall'Avv. Luigi Ferrandino e dal Vice Procuratore Onorario presso il Tribunale di Napoli, Dott.ssa Mariaelena de Juliis, in occasione dell'incontro di giovedì 16 ottobre 2014 presso la sala Auditorium del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli.I pareri e gli atti svolti dovranno essere consegnati giovedì 23 ottobre 2014.




Traccia parere penale

Tizio, titolare di un internet point, sito nella città di Napoli, in data 16 ottobre 2014 viene a conoscenza di essere iscritto nel registro delle notizie delle notizie di reato per il reato di cui agli artt. 40, co.2 c.p. – art. 595 c.p. per non aver impedito, avendo l’obbligo giuridico di farlo, che fosse offesa la reputazione di Caio, noto autore televisivo, non procedendo all’identificazione degli utenti che fruivano del terminale per l’invio della posta elettronica e consentendo così l’invio di due e mail indirizzate alla casella di posta elettronica della trasmissione televisiva di cui Caio è autore, dal contenuto diffamatorio.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, dopo aver illustrato il reato di diffamazione a mezzo internet, accennando all’individuazione del momento consumativo del reato e al locus commissi delicti, rappresenti al proprio assistito se sussistono, in concreto, i presupposti per una imputazione a suo carico per responsabilità concorsuale omissiva del reato contro l’onore, commesso dall’autente del punto internet.


Traccia atto penale
Tizio, fidanzato di Mevia, avendo scoperto che la propria fidanzata era affetta da AIDS, interrompeva il rapporto sentimentale e raccontava sul proprio profilo di un noto social network la vicenda, sebbene tacesse il nome.
Mevia, ritenendo che tutti coloro che sapevano della loro relazione potessero riconoscere in lei la ragazza a cui Tizio aveva fatto riferimento sul social, si rivolgeva ad un avvocato per chiedere quali iniziative legali si potessero prendere.
Assunte le vesti del difensore di Mevia, il candidato rediga l’atto che ritiene più opportuno nel caso di specie.

     * * *


RECENTI PRONUNCE IN MATERIA DI DIFFAMAZIONE

Sez. 5, Sentenza n. 8419 del 16/10/2013 Ud.  (dep. 21/02/2014 ) Rv. 258943
Presidente: Oldi P.  Estensore: Pistorelli L.  Relatore: Pistorelli L.  Imputato: Verratti. P.M. Izzo G. (Conf.)
(Annulla senza rinvio, Trib. Lanciano, 30/10/2012)
603 REATI CONTRO LA PERSONA  089 DIFFAMAZIONE - IN GENERE
REATI CONTRO LA PERSONA - DELITTI CONTRO L'ONORE - DIFFAMAZIONE - IN GENERE - Elemento soggettivo - Dolo generico - Contenuto - Fattispecie.
In tema di diffamazione, ai fini della sussistenza dell'elemento soggettivo è sufficiente il dolo generico, che può anche assumere la forma del dolo eventuale, e che comunque implica l'uso consapevole, da parte dell'agente, di parole ed espressioni socialmente interpretabili come offensive, ossia adoperate in base al significato che esse vengono oggettivamente ad assumere. (In applicazione del principio, la Corte ha escluso la sussistenza del dolo in una fattispecie in cui, nel corso di una riunione sollecitata dalla parte offesa al fine di raccogliere spiegazioni sulle ragioni che avevano spinto l'imputato ad interrompere un rapporto professionale, quest'ultimo aveva riportato sospetti e pettegolezzi formulati da altri in ordine ad imprecisati comportamenti illeciti del professionista e dei suoi collaboratori).
Riferimenti normativi:
Cod. Pen. art. 43
CORTE COST.

Cod. Pen. art. 595
CORTE COST.
Sez. 5, Sentenza n. 4615 del 17/09/2013 Ud.  (dep. 30/01/2014 ) Rv. 258707
Presidente: Bevere A.  Estensore: Guardiano A.  Relatore: Guardiano A.  Imputato: Castellini. P.M. Scardaccione EV. (Conf.)
(Rigetta, App. Bologna, 18/06/2010)
603 REATI CONTRO LA PERSONA  089 DIFFAMAZIONE - IN GENERE
REATI CONTRO LA PERSONA - DELITTI CONTRO L'ONORE -DIFFAMAZIONE - IN GENERE - "Exceptio veritatis" - Ambito e presupposti di operatività - Fattispecie.
In tema di diffamazione a mezzo stampa, non può essere invocata l'esimente di cui all'art. 51 cod. pen.(esercizio del diritto di cronaca) e l'"exceptio veritatis", ai sensi dell'art. 596, comma terzo, n. 2, cod. pen., quando il fatto attribuito al diffamato sia ritenuto assolutamente privo di consistenza storica e di rilevanza giuridica dall'autorità giudiziaria che abbia proceduto con riguardo al detto fatto. (Fattispecie in cui le dichiarazioni accusatorie contro il diffamato sono state ritrattate dall'autore ed il procedimento penale attivato a seguito delle predette dichiarazioni si è concluso con il decreto di archiviazione).
Riferimenti normativi:
Cod. Pen. art. 595
CORTE COST.

Cod. Pen. art. 596
CORTE COST.

Sez. 1, Sentenza n. 40930 del 27/09/2013 Cc.  (dep. 03/10/2013 ) Rv. 257795
Presidente: Bardovagni P.  Estensore: Bardovagni P.  Relatore: Bardovagni P.  Imputato: P.M., P.C. in proc. Travaglio e altro. P.M. Montagna A. (Diff.)
(Annulla con rinvio, G.u.p. Trib. Roma, 24/01/2013)
622003 STAMPA - DIFFAMAZIONE COMMESSA COL MEZZO DELLA STAMPA - Diritto di critica - Obiettiva falsità del fatto oggetto dell'elaborazione critica - Scriminante putativa - Applicabilità - Condizioni.
In tema di diffamazione a mezzo stampa, è configurabile la scriminante putativa dell'esercizio del diritto di critica quando, pur risultando il fatto oggetto dell'elaborazione critica obiettivamente falso, il giornalista abbia assolto all'onere di controllare accuratamente il fatto riferito in guisa che l'errore sulla verità dello stesso non sia frutto di negligenza, imperizia o colpa non scusabile.
Riferimenti normativi: Cod. Strada Nuovo art. 51,  Cod. Strada Nuovo art. 59 com. 1,  Cod. Strada Nuovo art. 595
Massime precedenti Vedi: N. 15643 del 2005 Rv. 232134, N. 23695 del 2010 Rv. 247524

Sez. 1, Sentenza n. 31563 del 26/05/2004 Cc.  (dep. 20/07/2004 ) Rv. 229846
Presidente: Teresi R.  Estensore: Siotto MC.  Relatore: Siotto MC.  Imputato: Confl.comp.in proc. Bruni. P.M. Esposito V. (Conf.)
(Dichiara competenza)
603089 REATI CONTRO LA PERSONA - DELITTI CONTRO L'ONORE - DIFFAMAZIONE - IN GENERE - Mediante spedizione di scritti - Luogo di consumazione.
In tema di diffamazione commessa tramite spedizione di una missiva, il reato si consuma nel luogo ove la comunicazione a più persone di fatti idonei a ledere l'altrui reputazione è avvenuta, a nulla rilevando l'originario diverso indirizzo presso il quale la lettera viene spedita, nè il luogo di apprensione del suo contenuto da parte della persona offesa.
Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 595 CORTE COST.,  Nuovo Cod. Proc. Pen. art. 8
Massime precedenti Vedi: N. 7551 del 1999 Rv. 213780, N. 31728 del 2004 Rv. 229331



A MEZZO INTERNET
Sez. 5, Sentenza n. 44980 del 16/10/2012 Ud.  (dep. 16/11/2012 ) Rv. 254044
Presidente: Zecca G.  Estensore: Sabeone G.  Relatore: Sabeone G.  Imputato: P.M. in proc. Nastro. P.M. Volpe G. (Conf.)
(Annulla con rinvio, Giud.pace Cosenza, 27/06/2011)
603 REATI CONTRO LA PERSONA  089 DIFFAMAZIONE - IN GENERE
REATI CONTRO LA PERSONA - DELITTI CONTRO L'ONORE - DIFFAMAZIONE - IN GENERE - Invio di "e - Mail" a contenuto diffamatorio - Reato di diffamazione aggravata - Configurabilità - Presenza tra i destinatari del soggetto vilipeso - Mutamento nel reato di ingiuria - Esclusione.
L'invio di e-mail a contenuto diffamatorio, realizzato tramite l'utilizzo di internet, integra un'ipotesi di diffamazione aggravata e l'eventualità che fra i fruitori del messaggio vi sia anche la persona a cui si rivolgono le espressioni offensive, non consente di mutare il titolo del reato nella diversa ipotesi di ingiuria.
Riferimenti normativi:
Cod. Pen. art. 594


Cod. Pen. art. 595 com. 3
CORTE COST.

Sez. 5, Sentenza n. 4031 del 30/10/2013 Ud.  (dep. 29/01/2014 ) Rv. 258674
Presidente: Dubolino P.  Estensore: Lignola F.  Relatore: Lignola F.  Imputato: De Marzo. P.M. Stabile C. (Diff.)
(Annulla con rinvio, App. Lecce s.d. Taranto, 15/05/2012)
603089 REATI CONTRO LA PERSONA - DELITTI CONTRO L'ONORE - DIFFAMAZIONE - IN GENERE - Esercizio del diritto di critica politica - Consigliere di un Ordine professionale - Diffusione via "e mail" della notizia di aver presentato un esposto nei confronti di altri consiglieri dell'Ordine - Esimente - Configurabilità - Condizioni.
In tema di diffamazione, è configurabile l'esimente dell'esercizio del diritto di critica politica nel caso in cui un consigliere di minoranza di un ordine professionale diffonda - a mezzo "e mail"- la notizia di aver presentato un esposto nei confronti di altri consiglieri del medesimo ordine, con l'accusa di aver percepito indebitamente rimborsi per la partecipazione ad un convegno, in quanto gli ordini professionali sono, ai sensi degli artt. 45-49 del d.P.R. n. 328 del 2001, enti di diritto pubblico, ferma restando la necessità di verificare che la riprovazione non trasmodi in un attacco personale portato direttamente alla sfera privata dell'offeso e non sconfini nella contumelia e nella lesione della reputazione dell'avversario.
Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 51 CORTE COST.,  Cod. Pen. art. 595 CORTE COST.,  DPR 05/06/2001 num. 328 art. 45,  DPR 05/06/2001 num. 328 art. 49
Massime precedenti Vedi: N. 4991 del 2007 Rv. 236321, N. 31096 del 2009 Rv. 244811, N. 37220 del 2010 Rv. 248645, N. 8824 del 2011 Rv. 250218



Sez. 5, Sentenza n. 23624 del 27/04/2012 Cc.  (dep. 14/06/2012 ) Rv. 252964
Presidente: Marasca G.  Estensore: Fumo M.  Relatore: Fumo M.  Imputato: P.C. in proc. Ayroldi. P.M. D'Ambrosio V. (Diff.)
(Annulla in parte con rinvio, Gup Trib. Roma, 06/12/2011)
603 REATI CONTRO LA PERSONA  089 DIFFAMAZIONE - IN GENERE
REATI CONTRO LA PERSONA - DELITTI CONTRO L'ONORE - DIFFAMAZIONE - IN GENERE - Diffusione, tramite "internet", di notizie diffamatorie - Consumazione del reato - Conseguenze in ordine alla tempestività della querela.
In tema di diffamazione tramite "internet", ai fini della tempestività della querela, occorre considerare che la diffamazione, avente natura di reato di evento, si consuma nel momento e nel luogo in cui i terzi percepiscono l'espressione ingiuriosa e, dunque, nel caso in cui frasi o immagini lesive siano immesse sul "web", nel momento in cui il collegamento sia attivato, di guisa che l'interessato, normalmente, ha notizia della immissione in internet del messaggio offensivo o accedendo direttamente in rete o mediante altri soggetti che, in tal modo, ne siano venuti a conoscenza. Ne deriva se non la assoluta contestualità tra immissione in rete e cognizione del diffamato, almeno una prossimità temporale di essi, sempre che l'interessato non dia dimostrazione del contrario. (Nella specie la pubblicazione delle espressioni offensive sul sito è avvenuta il 7 luglio 2009, la querela è stata presentata il successivo 9 dicembre ed è stata ritenuta tardivamente proposta dal G.u.p. con decisione ritenuta immune da censure dalla S.C.).
Riferimenti normativi:
Cod. Pen. art. 124
CORTE COST.

Cod. Pen. art. 595
CORTE COST.
Sez. 1, Sentenza n. 16307 del 15/03/2011 Cc.  (dep. 26/04/2011 ) Rv. 249974
Presidente: Siotto MC.  Estensore: Piraccini P.  Relatore: Piraccini P.  Imputato: Confl. comp. in proc. Pulina. P.M. Fraticelli M. (Conf.)
(Dichiara competenza)
603 REATI CONTRO LA PERSONA  089 DIFFAMAZIONE - IN GENERE
REATI CONTRO LA PERSONA - DELITTI CONTRO L'ONORE - DIFFAMAZIONE - IN GENERE - Diffamazione via "internet" - Competenza per territorio - Determinazione - Criteri.
La competenza per territorio per il reato di diffamazione, commesso mediante la diffusione di notizie lesive dell'altrui reputazione allocate in un sito della rete " Internet", va determinata in forza del criterio del luogo di domicilio dell'imputato, in applicazione della regola suppletiva stabilita dall'art. 9, comma secondo, cod. proc. pen.
Riferimenti normativi:
Cod. Pen. art. 595
CORTE COST.


Massime precedenti Conformi: N. 2739 del 2011 Rv. 249179
Sez. 5, Sentenza n. 6046 del 11/11/2008 Ud.  (dep. 11/02/2009 ) Rv. 242960
Presidente: Ambrosini G.  Estensore: Carrozza A.  Relatore: Carrozza A.  Imputato: Ricci e altro. P.M. Febbraro G. (Conf.)
(Dichiara inammissibile, App. Perugia, 18 gennaio 2008)
603 REATI CONTRO LA PERSONA  089 DIFFAMAZIONE - IN GENERE
REATI CONTRO LA PERSONA - DELITTI CONTRO L'ONORE - DIFFAMAZIONE - IN GENERE - Invio di "e mail" aventi contenuto diffamatorio da un punto internet (cosiddetto "internet point") - Responsabilità del gestore ex art. 40, comma secondo, e 595 cod. pen. - Esclusione - Ragioni.
Non sussiste la responsabilità del gestore di un punto internet (cosiddetto "internet point") a titolo di diffamazione per non avere impedito l'evento (art. 40, comma secondo, e 595 cod. pen.) qualora l'utente invii una e-mail avente contenuto diffamatorio, in quanto il gestore non solo non ha alcun potere di controllo e, quindi, alcuna conoscenza sul contenuto della posta elettronica inviata, ma gli è addirittura impedito di prenderne contezza - ex art. 617 quater cod. pen. che vieta l'intercettazione fraudolenta di sistemi informatici e telematici - mentre ha l'obbligo di identificare gli utenti che facciano uso del terminale ai soli fini della prova dell'utilizzazione e non per impedire l'eventuale reato.
Riferimenti normativi:
Cod. Pen. art. 40 com. 2


Cod. Pen. art. 595
CORTE COST.

Sez. 5, Sentenza n. 16262 del 04/04/2008 Ud.  (dep. 17/04/2008 ) Rv. 239832
Presidente: Rotella M.  Estensore: Dubolino P.  Relatore: Dubolino P.  Imputato: Tardivo. P.M. Febbraro G. (Diff.)
(Annulla in parte senza rinvio, App. Bari, 8 gennaio 2007)
603 REATI CONTRO LA PERSONA  089 DIFFAMAZIONE - IN GENERE
Rif. Giurisp. Responsabilità Internet Point
Delibera nr 467/2000 Autorità Garante per le comunicazioni
Cass. Pen., IV Sezione, 11.02.2009 nr. 6064

Diffamazione Internet
Cass. Penale, n. 32444 del 25.07.2013
Cass. Pen., V Sezione Penale, n. 46504 del 14.12.2011




mercoledì 15 ottobre 2014

Terzo incontro di tecniche di redazione del parere e dell'atto. Domani e venerdì presso la sala Auditorium del Tribunale di Napoli

Prosegue domani 16 e venerdì 17 ottobre, ore 14.00, presso la Sala Auditorium del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli il Corso di Tecniche di Redazione del Parere e dell’Atto Giudiziario.

venerdì 10 ottobre 2014

Traccia penale in tema di 'Forme di manifestazione del reato. Tentativo di rapina impropria' e riferimenti giurisprudenziali




Pubblichiamo di seguito le tracce del parere e dell’atto giudiziario assegnate in occasione dell’incontro del 9 ottobre 2014, presso la sala Auditorium del Tribunale di Napoli dagli Avv.ti Gianpiero Pirolo e Maurizio Capozzo.
I pareri e gli atti svolti dovranno essere consegnati giovedì 16 ottobre, ore 14.00, presso la sala Auditorium, in occasione della successiva lezione penale.

TRACCIA PENALE

Tizio, dopo essersi introdotto nell’abitazione di Caia, compie atti idonei e diretti in  modo non  equivoco all’impossessamento di alcuni beni ivi presenti. Proprio in quel momento, però, sopraggiunge la proprietaria dell’alloggio la quale viene immediatamente bloccata dal malvivente che, dopo averle messo una mano sulla bocca e intimato minacciosamente di non gridare, la spinge violentemente sul divano per darsi alla fuga.
Il candidato prospetti la più adeguata qualificazione giuridica dei fatti.

Riferimenti Giurisprudenziali

Cass. Pen., Sez. Un., 12 settembre 2012, n. 34952; Cass. Pen., Sez. II, 5 ottobre 2012, n. 42374; Cass. Pen., Sez. II, 18 giugno 2010, n. 23610; Cass. Pen.; Sez. II, 22 febbraio 2011, n. 6479; Cass. Pen., Sez. II, 18 maggio 2010 n. 18551

venerdì 3 ottobre 2014

Pubblicate le tracce del parere e dell'atto giudiziario formulate all'incontro del 2 ottobre.


Pubblichiamo di seguito le tracce del parere e dell’atto giudiziario assegnate in occasione dell’incontro del 2 ottobre 2014, presso la sala Auditorium del Tribunale di Napoli.
I pareri e gli atti svolti dovranno essere consegnati giovedì 9 ottobre, ore 14.00, presso la sala Auditorium, in occasione della successiva lezione penale.






 Traccia del Parere motivato in materia di diritto penale sostanziale

pertinente al modulo seminariale del 02.10.2014:

La successione delle leggi penali nel tempo. La abolitio criminis parziale (art. 2, co. 2, c.p.) dei reati colposi commessi dagli esercenti le professioni sanitarie, alla stregua dell’art. 3 della Legge 8 Novembre 2012, n. 189.

N.B.: il riferimento giurisprudenziale nomofilattico è la sentenza n. 16237 del 29 Gennaio 2013 (dep.ta il 9 Aprile 2013), resa dalla Sezione IV Penale della Corte Suprema di Cassazione.

T R A C C I A

Tizio, neurochirurgo in una clinica privata, riceve un avviso di conclusione delle indagini preliminari, ex art. 415-bis c.p.p., con il quale gli si addebita il delitto di omicidio colposo, disciplinato all’art. 589 c.p., in danno di Caio, sottoposto a un intervento di ernia discale recidivante, nel corso del quale venivano lese la vena e l’arteria iliaca, cui conseguiva un’emorragia esiziale.

Ottenuta la copia degli atti versati nel fascicolo processuale de quo, Tizio apprende che, nel dettaglio, l’imputazione attiene a una sua presunta erronea esecuzione dell’operazione chirurgica in esame, poiché in violazione della regola precauzionale, enunciata in letteratura scientifica, di non agire in profondità superiore a tre centimetri e di non procedere a una pulizia radicale del disco erniario, per evitare la complicanza connessa alla lesione dei vasi correnti nella zona dell’intervento chirurgico; si è addebitato a Tizio, altresì, il non aver preventivato la complicanza insorta e non aver organizzato, di conseguenza, l’esecuzione dell’operazione in una clinica attrezzata per fronteggiare la possibile lesione dei vasi sanguigni.

Tizio, ritenendo di aver eseguito l’intervento chirurgico nel rispetto delle cc.dd. “linee guida” e delle virtuose pratiche diagnostico-terapeutiche accreditate in materia dal consenso della comunità scientifica internazionale e che l’addebito mossogli non possa comunque travalicare i confini della c.d. “colpa lieve”, si rivolge al suo legale di fiducia, affinché questi valuti la fondatezza dell’imputazione e soprattutto, quale extrema ratio, l’operatività nel caso di specie della novità normativa introdotta dalla Legge 8 Novembre 2012, n. 189, che all’art. 3 ha sancito che l’esercente una professione sanitaria, il quale nello svolgimento della propria attività si sia attenuto a linee guida e a buone pratiche, non risponde penalmente per colpa lieve, quando esse siano sostenute dal consenso della comunità scientifica.

Il candidato, assunte le vesti del legale di fiducia di Tizio, premessi brevi cenni sul fenomeno della successione di leggi penali nel tempo, rediga parere motivato.



Atto giudiziario in materia di diritto penale sostanziale e processuale

pertinente al modulo seminariale del 02.10.2014:

La successione delle leggi penali nel tempo. La abolitio criminis parziale (art. 2, co. 2, c.p.) dei reati colposi commessi dagli esercenti le professioni sanitarie, alla stregua dell’art. 3 della Legge 8 Novembre 2012, n. 189.

N.B.: il riferimento giurisprudenziale nomofilattico è la sentenza n. 16237 del 29 Gennaio 2013 (dep.ta il 9 Aprile 2013), resa dalla Sezione IV Penale della Corte Suprema di Cassazione.

T R A C C I A

Tizio, neurochirurgo in una clinica privata, è il destinatario di una sentenza irrevocabile di condanna per il delitto di omicidio colposo, disciplinato all’art. 589 c.p., in danno di Caio, sottoposto a un intervento di ernia discale recidivante, nel corso del quale venivano lese la vena e l’arteria iliaca, cui conseguiva un’emorragia esiziale.

Con la pronuncia de qua si è affermata la penale responsabilità di Tizio in relazione alla condotta omissiva impropria in imputazione, afferente all’erronea esecuzione dell’operazione chirurgica in esame, poiché in violazione della regola precauzionale, enunciata in letteratura scientifica, di non agire in profondità superiore a tre centimetri e di non procedere a una pulizia radicale del disco erniario, per evitare la complicanza connessa alla lesione dei vasi correnti nella zona dell’intervento chirurgico; si è addebitato a Tizio, altresì, il non aver preventivato la complicanza insorta e non aver organizzato, di conseguenza, l’esecuzione dell’operazione in una clinica attrezzata per fronteggiare la possibile lesione dei vasi sanguigni.

Nel dettaglio, il giudizio sull’elemento psicologico del reato accertato (la colpa) si è, dunque, incentrato sul tema delle cc.dd. “linee guida” e delle virtuose pratiche diagnostico-terapeutiche e sulla loro osservanza da parte di Tizio: si è discusso se esistessero direttive scientificamente accreditate in materia e pertinenti alle modalità di esecuzione dell’intervento e alla profondità dell’inserimento dello strumento chirurgico, nonché sulla natura rigida ovvero elastica delle prescrizioni succitate.

Tizio viene a conoscenza delle novità normative introdotte dalla Legge 8 Novembre 2012, n. 189, che all’art. 3 ha sancito che l’esercente una professione sanitaria, il quale nello svolgimento della propria attività si sia attenuto a linee guida e a buone pratiche, non risponde penalmente per colpa lieve, quando esse siano sostenute dal consenso della comunità scientifica.

Tizio, reputando tale innovazione legislativa capace d’incide          re sulla sua condanna, ancorché definitiva, si rivolge al proprio legale di fiducia, affinché questi valuti se adire il giudice dell’esecuzione per la revoca del giudicato penale ormai cristallizzatosi.

Il candidato, assunte le vesti del legale di fiducia di Tizio, premessi brevi cenni sul fenomeno della successione di leggi penali nel tempo, predisponga atto giudiziario motivato nelle forme del c.d. “incidente di esecuzione”.